Viaggi Lanzarote: Cosa c’è da sapere

Lanzarote è un’isola dell’arcipelago delle Canarie, una regione che seppur geograficamente più vicina all’Africa, fa parte della Spagna. E’ l’isola geograficamente più vicina all’Europa, ma la sua posizione non ha niente a che vedere con la sua caratteristica inconfondibile: l’isola vista dall’alto è infatti nera e piena di crateri. Il motivo è semplice: Lanzarote è l’isola dei vulcani, se ne possono infatti contare a decine, se non a centinaia.

Raggiungere Lanzarote è semplice: Ryanair ci vola da diversi aeroporti italiani, ma ci si può arrivare anche con una triangolazione, con un volo charter o con un regolare volo con scalo con Iberia, la compagnia di bandiera spagnola. Tuttavia i prezzi tendono a diventare decisamente alti all’avvicinarsi del periodo estivo, dunque è meglio prenotare anche con diversi mesi di anticipo.

Lanzarote è più piccola e meno sviluppata turisticamente rispetto a Fuerteventura, Tenerife e Gran Canaria, ma per certi versi è più bella, e sicuramente la più particolare: ai punti a favore tipici delle Canarie (e alla particolarità del suo territorio) essa aggiunge un plus non indifferente: è la casa natale di Cesar Manrique, l’architetto che nel corso della sua vita ha costruito così tante opere a Lanzarote da plasmarla a sua immagine e somiglianza, regalandole una moltitudine di opere d’arte incastonate nel territorio le quali fanno sì che paradossalmente ci siano così tante cose da vedere che è possibile passare una vacanza di una settimana senza mai andare al mare. Alcune delle opere di Manrique che sono diventate mete turistiche di Lanzarote sono Mirador del Rio, Jameos de Agua, Jardin de Cactus, ma ce ne sono molte altre sparse sull’isola e dopo un po’ si impara subito a riconoscerle: l’arte di Manrique è inconfondibile, con forme arrotondate e materiali molto diversi, comunque ispirati all’isola e alle antiche tradizioni.

Dato che Lanzarote è l’isola dei vulcani, è d’obbligo l’escursione al Timanfaya, situato più o meno presso il centro geografico dell’isola, la cui eruzione avvenuta qualche centinaio di anni fa, distrusse tutto ciò che all’epoca era stato costruito e diede all’isola l’aspetto che possiamo ammirare ancora oggi. Il vulcano Timanfaya durante l’eruzione depositò sulla terra alcune sostanze nutrienti che hanno reso possibile la nascita di piante come vite e cactus: vino locale e marmellata di cactus sono oggi due tra i prodotti tipici più apprezzati dai turisti.

Un’altra particolarità di Lanzarote è che gli edifici sono bassi, non ci sono palazzoni o grattacieli, neanche nei due paesi più turistici, Puerto del Carmen e Playa Blanca, che sono un dedalo di stradine pedonali e giardini molto curati, con ciottoli vulcanici al posto dell’erba, e cactus e palme al posto delle normali piante ornamentali. Uno spettacolo per gli occhi e per gli appassionati di design. Tuttavia Lanzarote resta sempre una meta per gli amanti del mare: ci sono molte spiagge, diverse sono di sabbia nera, alcune ventose altre più riparate, ma la più bella dell’isola è sicuramente Playa Papagayo, che si trova all’estremo sud di Lanzarote, vicino a Playa Blanca, una spiaggia semicircolare con un mare davvero bellissimo.