Albergo diffuso: che tipo di struttura è? Quando è nato questo concetto?

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Negli ultimi tempi si è diffuso sempre più un nuovo concetto di ospitalità e di accoglienza: gli alberghi diffusi, strutture ricettive che consentono di alloggiare potendo usufruire delle stesse comodità degli hotel, ma ideati per valorizzare gli edifici già presenti senza dover ricorrere all’edificazione di nuovi ambienti. Questa nuova formula di turismo si è diffusa principalmente in Italia con l’obiettivo di offrire nuove esperienze ai turisti. Vediamo allora di scoprire cosa è un albergo diffuso e quali sono i migliori in Italia.

Cosa significa albergo diffuso

Allora, cosa sono gli alberghi diffusi? Nati nella zona della Carnia nel 1982, grazie ad un gruppo di lavoro che aveva l’obiettivo di dare nuova vita dal punto di vista turistico ad una serie di case e borghi ristrutturati in seguito al terremoto che colpì quei luoghi negli anni ’70. Questo tipo di alloggio si rivolge a tutti coloro che desiderano soggiornare in ambienti di pregio, nei centri storici dei paesi e sperimentando il contatto con gli abitanti della zona.

Albergo diffuso cos’è

La grande particolarità dell’albergo diffuso è data dal fatto che consente agli ospiti di godere di tutti i servizi che caratterizzano gli alberghi più classici come la colazione in camera e il servizio ristorante, con tutti i comfort di un’abitazione privata come ad esempio l’utilizzo della cucina. Nello specifico le caratteristiche di questo tipo di strutture sono:

  • un impatto ambientale basso perché consente di recuperare locali ed edifici già presenti sul territorio;
  • la possibilità di svolgere la funzione di un albergo con apposito personale e stanze;
  • la collocazione in un luogo ristretto e localizzato;
  • la riqualifazione dei paesi meno conosciuti;
  • la promozione della comunità che vive in quei luoghi e che consente di integrarsi nella comunità stessa e nel territorio.

Come aprire un albergo diffuso

Per avviare un’attività di questo tipo  è fondamentale scegliere la forma costitutiva specifica per la propria impresa, cooperativa o società. Dopo aver costituito l’impresa devono essere individuati i finanziamenti necessari. In seguito si presenta la Scia (Segnalazione di inizio attività) presso l’apposito Sportello delle attività produttive presente presso gli uffici del Comune competente per territorio. La Segnalazione di inizio attività, per essere accettata, deve contenere l’apposita denominazione di albergo, il luogo di ubicazione dell’attività, la capacità ricettiva specifica di ogni unità abitativa con apposita indicazione in cui sono collocati ambienti specifici come la hall, gli spazi adibiti alla vendita di prodotti locali tipici o le sale di uso comune.

Per poter svolgere tale attività servono comunque due stabili e almeno sette stanze. Uno degli edifici deve fungere da reception e deve essere idoneo al servizio della colazione. Le abitazioni in cui son presente le stanze vere e proprie possono essere distanti al massimo 300 metri.

Alberghi diffusi in Italia

Se desiderate provare un’esperienza di questo tipo potete rivolgervi direttamente all’Associazione Italiana degli Alberghi diffusi, così da poter chiedere tutte le informazioni necessarie. Gli alloggi di questo tipo si trovano principalmente nelle regioni in cui sono maggiormente presenti i piccoli borghi e in particolare in Friuli Venezia Giulia, Lazio, Molise, Umbria, Toscana, Basilicata, Puglia e Sicilia.

Un commento

  1. Alexia Rizzetto 25 Febbraio 2022

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