La Toscana ha tantissimo da offrire ma Arezzo ha una marcia in più grazie alla sua storia. Messa nell’ombra da Firenza, Pisa e Siena in realtà può competere benissimo con le sue sorelle che accolgono ogni giorno milioni di turisti. Ecco cosa non perdere ad Arezzo, città dalle mille risorse.
Cosa vedere ad Arezzo?
Arezzo non è solo bella ma ha anche una ricca storia alle spalle, che si può notare passeggiando tra le sue vie e vedendo il suoi edifici. Eppure negli anni questo gioiello italiano è sempre stato messo in secondo piano da Firenze – Siena e Lucca che rappresentano le vere Regine toscane. Ma è proprio così? Ecco cosa non perdere ad Arezzo!
Chiesa di San Francesco
Iniziamo subito da una delle chiese più belle in Italia. Non è solo bella in quanto ricoperta di pietre e mattoni, bensì ricca perchè ospita La Leggenda della Vera Croce di Piero della Francesca ritenuto essere uno dei capolavori assoluti dell’arte Made in Italy nel mondo.
Questo è stato buttato in un fiume e poi usato come passerella sino a quando la Regina non si rese conto del potenziale. Insomma un insieme di affreschi di importanza storica elevata come quello di Luca Signorelli nel suo grande Crocifisso centrale del Maestro San Francesco.
Piazza Grande
Il nome dice tutto. Chiamata anche Piazza Vasi è un complesso architettonico armonico e di grande importanza nel mondo. La sua costruzione si erge in salita con forma a trapezio in cui si affacciano chiese – botteghe ed edifici di carattere storico. Una passeggiata in piazza è consigliata, dove il tempo si ferma e si va indietro sino al Rinascimento per godere di un pezzo di Italia ancora intatta e invidiata dagli altri Paesi.
Duomo di San Donato
Questo è un Duomo costruito nel 1278 e finito nel 1500. Una serie di avventure che caratterizzano i suoi esterni e i suoi interni, giocando con gli stili visto il rifacimento della facciata nel 1900. Ma l’interno è ancora originale con le sue tre ampie navate dove si possono notare e ammirare le vetrate colorate di Guillame de Marcillat e la Maddalena di Piero della Francesca.
Crocifisso di Cimabue
È immenso e profuma di storia. Tanto che è stato recentemente ristrutturato ed è una delle attrazioni più amate dai turisti che arrivano da ogni parte del mondo. La croce ha una altezza pari a 3 metri, dipinta in un periodo che va tra il 1268 e il 1271 circa. Il suo esterno è in stile gotico e poi ha una facciata non terminata con un campanile a vela. Il Duomo ha una navata unica con affreschi che sono purtroppo deteriorati ma vengono ugualmente messi in risalto dall’altare gotico della Cappella Dragondelli.