Ex capitale della Birmania: ecco cosa vedere e quando visitare Yangon

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Yangon è un piccolo villaggio di pescatori del XI secolo d.C. situato alla confluenza di due fiumi, il Bago e lo Yangon River. Furono i popoli di etnia Mon a costruirla con il nome di “Dogon”, popolazione che ancora oggi occupa gran parte delle zone lungo le coste del Golfo di Martaban.

Nel 1775 il sovrano Alaungpaya conquistò la città attribuendole l’attuale nome di Yangon. La dinastia cui apparteneva il re mantenne il possesso della città fino alla guerra anglo birmana. I britannici, per coerenza con le precedenti conquiste oppure perché incapaci di pronunciare il nome, sottoposero la città a un nuovo cambio di identità ed è così che nacque Rangoon. 

Fu con la dominazione inglese della Birmania che Rangoon si sostituì a Mandalay, l’antica capitale, divenendo centro amministrativo di tutto il Paese. Scopriamo insieme cosa c’è da visitare a Yangon e qual è il periodo migliore secondo il consiglio degli esperti.

Quando andare a Yangon?

Yangon si trova nel centro della Birmania, in Asia. Il clima tropicale tipico di queste zone è fortemente influenzato dai monsoni. Si possono così distinguere tre stagioni in cui viene consigliata la visita di Yangon:

  • da febbraio a maggio in cui le temperature iniziano a salire;
  • da maggio a ottobre quando arrivano le piogge provenienti da sud;
  • da novembre a febbraio quando il caldo è piacevole, con un clima fresco e secco.

Per scegliere il periodo migliore è bene anche prendere in considerazione le piogge tipiche del periodo monsonico che arrivano da sud e occorre del tempo prima che possano giungere nella città di Yangon. Anche nel pieno del periodo monsonico, la regione centrale occupata da Yangon e dalla capitale Nyawapad risulta essere protetta da possibili piogge e caldo eccessivo. Data la posizione geografica, quindi, i mesi migliori per una visita della città sembrano essere compresi dalla metà di novembre a maggio.

Cosa visitare a Yangon

La città di Yangon possiede un patrimonio di più di 190 edifici storici, tra cui numerose pagode e strutture religiose, così come tantissimi edifici di epoca coloniale. Per via di questo patrimonio storico di notevole importanza è stata istituita una speciale legge che ne protegge il valore.

Shwedagon Paya: la pagoda d’oro

La leggenda narra che questa pagoda risalga a 2.500 anni fa, costruita prima della morte del Buddha avvenuta nel 486 a.C. Posta sulla collina di Singuttara, domina la città di Yangon. Un gioiello bellissimo e uno degli edifici religiosi più sacri della Birmania. Alla sommità della pagoda c’è l’hti, un ornamento finale presente nella maggior parte delle pagode birmane, impreziosito da oltre 13mila lamine d’oro.

All’apice della struttura una banderuola aurea con oltre 1.000 diamanti e quasi 1.700 pietre preziose. La sacralità di questo luogo è testimoniata da quello che custodisce al suo interno: le reliquie di quattro dei sette Buddha dell’antichità, ovvero una ciocca di capelli di ciascuno di loro. Si può accedere all’area in cui si trova la pagoda, insieme ad altre decine di edifici sacri, attraverso delle scalinate coperte con soffitti intarsiati e colonne dorate. 

Pagoda Sule

Questa pagoda è di seconda importanza nella città a quella di Shwedagon. La posizione è così centrale nella città che oggi si è trasformata in una vera e propria rotatoria. All’epoca della dominazione britannica la città di Rangoon si sviluppava attorno a questo edificio sacro. 

La forma della pagoda Sule è unica, visto che la sua pianta ottagonale differisce da altre similari presenti in Birmania. La sommità raggiunge i 46 metri di altezza e al vertice è presente una guglia dorata tempestata di centinaia di pietre preziose. 

Il momento migliore per visitarla sembra essere al tramonto, quando i raggi del sole ne illuminano la superficie impreziosita da centinaia di lamine dorate che regalano uno spettacolo di suggestiva bellezza.

Bogyoke Aung San Market

Per appassionati di shopping, curiosi viaggiatori amanti del chiasso, dei colori e degli odori dei mercati tradizionali del sud-est asiatico e della fotografia, immancabile è la visita del Bogyoke Aung San Market. A Yangon è conosciuto anche con il suo vecchio nome di “Scott Market”. 

Costruito nel 1926 conserva ancora oggi un’atmosfera particolare, con venditori gentili e un catalogo di merci del passato e del presente la cui grandezza è paragonabile a quella di un museo. Statue di Buddha, anelli di rubini, pantofole di velluto, scampoli di stoffe, borsette in bambù e gli sgabellini su cui sorseggiare un buon tè in uno dei numerosi tea shop, sono solamente alcune tra le più belle attrattive di questo mercato.