Le Maldive sono un arcipelago dell’Oceano Indiano di 1192 isole coralline raggruppate in 26 atolli, di cui 185 abitate, oltre a 80 isole che ospitano complessi turistici. Si trovano a sud-ovest dell’India e sono considerate parte dell’Asia meridionale.
Le Maldive erano per la maggior parte sconosciute ai turisti fino agli inizi del 1970. Solo 185 delle isole sono casa dei suoi 300.000 abitanti. Le altre isole sono utilizzate esclusivamente per funzioni economiche, delle quali il turismo e l’agricoltura sono predominanti. Il turismo rappresenta il 28% del PIL e oltre il 90% del reddito del governo proviene da dazi e tasse legate al turismo.
Un tempo le Maldive erano un sultanato sotto la protezione olandese e britannica, ma oggi sono una repubblica. Governate a lungo con il pugno di ferro da Maumoon Abdul Gayoom, che non ha esitato a incarcerare i dissidenti ed è stato rieletto cinque volte in elezioni più o meno truccate, la resistenza al suo dominio è culminata in scontri violenti nel 2003 e 2004. Sotto la pressione internazionale, furono finalmente tenute nel 2008 elezioni libere e giuste, e Gayoom fu sconfitto in favore del leader dell’opposizione Mohamed Nasheed “Anni”.
Lo tsunami del 26 dicembre 2004 ha causato ingenti danni alle Maldive: più di un terzo della popolazione è stato direttamente colpito e più di 15.000 persone sono rimaste senza casa. Il danno economico è stato di oltre il 62% del PIL o di 470 milioni di dollari. La risposta immediata da parte di donatori e agenzie internazionali ha mobilitato più di 400 milioni di dollari in aiuti dopo il disastro, molti dei quali sono stati utilizzati per aiutare le persone a ricostruire le loro case e le infrastrutture danneggiate.
Il turismo è la più grande industria delle Maldive, e rappresenta il 20% del PIL e più del 60% delle entrate. La pesca è un secondo settore di punta mentre l’agricoltura e la produzione continuano a giocare un ruolo minore nell’economia, vincolata dalla limitata disponibilità di terreni coltivabili e dalla carenza di lavoro domestico. La maggior parte dei prodotti alimentari di base devono essere importati.
Le Maldive sono formate da 26 atolli, che non sono isole singole, ma giganti formazioni coralline a forma di anello larghe centinaia di chilometri a loro volta frammentate in innumerevoli isole. La denominazione degli atolli è complessa, in quanto possiedono lunghi nomi tradizionali e anche nomi in codice più semplici che talvolta si riferiscono a regioni amministrative e possono consistere in più di un atollo geografico. Dei complessivi 20 gruppi amministrativi di atolli, solo parte di 10 sono aperti al turismo.
Oltre a stare in un bungalow sull’acqua in luna di miele, l’attività primaria per un turista alle Maldive sono le immersioni subacquee. Gli atolli sono barriere coralline a centinaia di chilometri di distanza da qualsiasi grande massa contintentale, il che significa che la limpidezza dell’acqua è eccellente e la vita sottomarina è abbondante: si possono trovare pesci di tutti i tipi, mante, squali, e anche un paio di relitti. La visibilità e la possibilità di incontrare grandi pesci aumenta man mano che ci si dirige verso gli atolli esterni.
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