Cammini per Santiago: ecco quali sono i migliori da percorrere e quando

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Sin dal 1985 la località di Santiago di Compostela e l’omonimo pellegrinaggio sono patrimonio dell’Umanità UNESCO. Si tratta di una storia che prende via da una tradizione millenaria secondo cui in questa località si conservano le spoglie di Giacomo il Maggiore, uno degli apostoli di Cristo. I cammini per Santiago, oggi, sono diversi. Ma quali sono i migliori? Ne abbiamo scelti tre, individuando il più lungo, il più corto ed il più antico. Scopriamoli insieme.

Cammini per Santiago: il percorso più lungo

Tra i cammini per Santiago che, ogni anno, milioni di pellegrini percorrono per raggiungere la cittadina della Galizia, quello più lungo è denominato Cammino del Nord. Si tratta di un tragitto lungo quasi 840 Km che parte da Irùn (a Nord, tra la regione francese e quella spagnola) e termina, per l’appunto, a Santiago di Compostela. Il suo sviluppo, quindi, avviene da est verso ovest e segue quella che è nota come Via Agrippa, una delle più antiche vie romane attualmente percorribili. Il percorso costeggia l’oceano Atlantico ed oltre ad essere il più lungo è stato anche il primo ad essere realmente percorso dai pellegrini.

Il primo motivo è pratico in quanto proprio lungo l’Atlantico si fermavano le navi provenienti dai principali porti europei e da cui sbarcavano tantissimi fedeli. Il secondo, è più di ordine storico: buona parte del resto della Spagna, infatti, era sotto la dominazione araba e risultava, quindi, molto più pericolosa da percorrere. Queste coste, invece, sotto il dominio cristiano erano più sicure.

I paesaggi che si godono lungo il percorso sono tra i più belli in assoluto. La presenza, poi, di diversi ostelli dove riposare e ristorarsi rende il tutto ancor più piacevole. Un’esperienza unica che si snoda tra Euskadi, Cantabria, Asturia, Galizia. Sono diversi i punti in cui ci si “incrocia” con altri cammini. C’è da dire che a dispetto di un paesaggio incredibile, tra i cammini per Santiago questo è il più complicato: in diversi tratti, infatti, non è asfaltato e risulta abbastanza ostico da percorrere. Il clima è sempre fresco per cui il momento migliore è l’estate.

Cammini per Santiago: il percorso più breve

Tra i Cammini per Santiago, il percorso più breve è costituito, invece, dal cosiddetto Cammino Primitivo. Si tratta di un percorso che parte da Oviedo (nelle Asturie) ed arriva proprio a Santiago lungo una distanza di circa 290 Km. Attraversa la parte settentrionale della Spagna e partendo da est va verso ovest. I pellegrini che vi prendono parte arrivano da tutto il mondo attraverso l’aeroporto di Oviedo che, però, risulta per molti periodi dell’anno impraticabile a causa delle folti nebbie.

I paesaggi che si vedranno lungo il cammino primitivo sono quelli tipici delle colline spagnole e si snodano tra boschi e pascoli. Essendo, poi, uno dei cammini meno frequentati, è la scelta consigliata qualora si volesse compiere il pellegrinaggio in maniera più tranquilla e solitaria. Non mancano, anche in questo caso, le alternative dove alloggiare e ristorarsi. Periodo migliore per effettuare questo percorso? In primavera e in autunno oltre, che ovviamente, durante la stagione estiva. Meglio evitare, invece, l’inverno.

Il Cammino Francese

Tra i cammini per Santiago di Compostela, quello Francese è il più lungo insieme al già citato cammino del Nord. Supera, infatti, gli 800 Km e si snoda tra Saint Jean Pied de Port a Santiago. Il punto di partenza è fissato in Francia e, muovendoci da est a ovest, attraversando diversi centri spagnoli, arriveremo a Santiago. Il percorso, seppur lungo, non è molto duro anche se i primi 40 Km potrebbero farci pensare il contrario. Si tratta, infatti, del primo tratto che attraversa “quasi” i Pirenei. Il dislivello di circa 1.200 m è abbastanza faticoso e proprio per questo in molti scelgono di bypassarlo partendo dalle “tappe” successive.

Tra tutti i percorsi che portano a Santiago, questo è di certo quello che viene effettuato più di frequente. Ecco perché risulta, tra gli altri, il più affollato di pellegrini. Questo porta diversi “vantaggi” rispetto agli altri: si parte, infatti, da un maggior numero di servizi (più mezzi pubblici) e si arriva ad un numero maggiore di strutture ricettive distribuite lungo il percorso (alberghi o ostelli). Periodo perfetto risulta quello estivo. Meglio evitare gli inverni che, specie sui fronti montani, sono molto rigidi e pericolosi.

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