L’Argentina, paese del Sudamerica con oltre 44 milioni di abitanti, è la patria di nascita papa Francesco, del tango argentino e di calciatori che sicuramente saranno noti ai fan del suddetto sport. E’ anche una terra ricca di storia e di bellezze naturali e non, che rientrano tra i Patrimoni dell’Umanità riconosciuti dall’Unesco. Ma qual è la sua storia e cosa fare per trasferirsi? Quali sono i piatti locali.
La storia dell’Argentina
L’Argentina è stata per secoli la patria degli Incas, fino a che gli spagnoli non arrivarono nel 1517, dopo che alcuni anni prima furono la zona fu esplorata da Amerigo Vespucci e Goncal Coehlo. Il secolo dopo arrivarono anche gli inglesi, che furono, tuttavia, respinti dalla popolazione creola.
Il paese raggiunse l’indipendenza nel 1810, e grazie ad investimenti ed immigrazioni dell’Europa, nel corso dell’Ottocento il paese acquistò nuove tecnologie agricole, ma allo stesso tempo l’Argentina adottò anche una politica isolazionista, rispetto ad altri paesi. All’inizio del Novecento, cominciarono a verificarsi dei momenti tragici, fino a che nel 1946 venne eletto Juan Peron, che cercò di dare più potere alla classe lavoratrice, ma nel 1955 ci fu il colpo di stato organizzato dall’esercito e Peron venne mandato in esilio. Tra gli anni Cinquanta e Settanta l’economia e la povertà crebbero, così cominciarono nuovi contrasti e si verificarono i tragici eventi della “Guerra sporca”. La democrazia venne ripristinata nel 1983, ma in seguito si verificarono altre crisi economiche.
Oggi l’Argentina comprende in gran parte di ascendenza europea (soprattutto italiani), ma anche decine di etnie amerindi e meticci, mentre la sua economia è caratterizzata dalle sue risorse naturali. Le sue coltivazioni principali, ad esempio, comprendono mais, frumento e soia, ed ha una considerevole quantità di gas e petrolio. Il turismo è un’altra risorsa essenziale.
Come trasferirsi in Argentina
E’ possibile vivere in Argentina, senza alcun visto, per novanta giorni, in caso contrario quest’ultimo è necessario. Chi ci vuole trasferire può richiedere due tipi di visti, ovvero per lavoro o per ricongiungimento familiare. I pensionati possono richiedere più facilmente, rispetto ad altre categorie, la cittadinanza ma devono avere una rendita mensile pari a 500 euro circa.
L’affitto, in Argentina, può variare dai 140 ai 350 euro mensili di affitto, a seconda anche del locale. Un monolocale a Buenos Aires, ad esempio, può costare sui 250 euro al mese. Il costo della vita, in generale è di gran lunga inferiore a quello dell’Italia, ma chi ci si trasferisce per trovare lavoro, può avere delle difficoltà. L’istruzione è gratuita dai quattro ai diciotto anni e l’assistenza sanitaria offre tre realtà, a seconda dei casi.
Piatti tipici argentini
Chi vuole trasferirsi o visitare l’Argentina, non può non interessarsi anche ai piatti tipici del paese, alla cui base, tradizionalmente, ci sono piatti di carne e alimenti realizzati con farina di frumento. Alcuni piatti sono di origine italiana, come il panettone e il torrone.
Tra i piatti più noti si possono citare:
- l’asado, ovvero l’arrosto;
- il chorizo, delle salsicce grandi di carne bovina o suina, che si fanno arrosto e si mangia nel panino;
- le empanadas, fagottini di verdure ripieni di carne e/o verdure;
- le tortillas, simili a frittate;
- il dulche de leche, ovvero un dolce di latte che si può accostare a pane e biscotti.