Soweto è il sobborgo nero dove ha vissuto Nelson Mandela. Una città ricca di fascino e storia che si tramanda da generazione in generazione: ma cosa vedere e cosa non perdere?
Cosa vedere a Soweto
Soweto è la città legata a Nelson Mandela e la sua casa oggi è sede della Mandela Family Museum, dedicato completamente alla vita di Madiba. La villa ha quattro stanze e si trova in Ngakane Street 8115 conservando tantissimi oggetti che sono legati alla vita dell’uomo, come i premi e tutte le onorificenze che gli sono state conferite dalle istituzioni mondiali.
Mandela qui è una figura molto importante, Nobel per la pace nel 1993 tra i tanti oggetti anche dei regali preziosi come la cintura da boxe di Sugar Ray Leonard. Oggi un museo, ma fino al 1977 la casa della moglie con i figli sino a quando non fu condotta a Brandfort.
Questo museo è aperto tutti i giorni e si trova vicino ad altri luoghi molto importanti da visitare lungo il cammino, come la casa di Desmond Tutu – arcivescovo anglicano e primo nero nella storia (Nobel per la Pace). La nazione arcobaleno è stata coniata proprio da lui, con questo nome ha voluto sottolineare la forza del Sudafrica e tutto il continente in un periodo di forte cambiamento.
Pochi passi più avanti si trova il sobborgo di Orlando che è l’area più popolata di tutto il Sudafrica. Le chiavi della città sono state consegnate a Mandela nel 2004. Questo sobborgo è da visitare in quanto testimone delle tantissime lotte all’apartheid di cui Nelson Mandela è il simbolo in tutto il mondo. La storia ricorda in particolare la lotta in Orlando West con uno scontro violento tra polizia e manifestanti durante il 1976.
Tra le altre tappe che non si possono perdere di Soweto, ecco la Freedom Square che è un vero e proprio museo a cielo aperto. La piazza è grandissima e si può trovare al centro il monumeto di Kliptown simbolo di quanto accaduto nel 1955: in quel momento tantissime persone si erano riunite per la Carta della Libertà formando il Congresso del Popolo.
Storia e curiosità di Soweto
Soweto ha una storia molto interessante e particolare, infatti la sua nascita è dovuta all’apertura delle miniere d’oro e tutta la richiesta di manodopera necessaria. Proprio qui tantissimi lavoratori sono arrivati da ogni parte, formando baraccopoli con capanne in cartone e lamiera dove dormire e mangiare. Oggi ci sono ancora delle zone che sono costituite da baraccopoli con una fetta di popolazione povera: i più ricchi invece sono riusciti ad avere case più grandi, simil villette con giardino.
Tantissimi i negozi di artigianato locale o boutique visto che i giovani di Soweto si formano nella moda per un futuro migliore. I turisti restano di norma a bocca aperta per l’inventiva e il genere di vestiti/manufatti che si possono trovare. Da non perdere anche le due torri di raffreddamento della centrale elettrica – Orlando Towers – che sono interamente decorate da murales. Si può salire e godere di una vista di tutta la città!