Operatore turistico: di che cosa si occupa? Come si diventa tali? Quanto guadagna?

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Operatore turistico, cosa fa e quanto guadagna? Quando si sta organizzando una vacanza, è possibile affidarsi ai servizi di un operatore turistico. I suoi compiti riguardano diversi aspetti del settore vacanziero e non si limitano alla prenotazione dei biglietti aerei, di quelli per le crociere o dei treni. Un operatore turistico risulta molto utile in particolar modo nel caso in cui si stiano cercando delle opzioni di viaggio per una comitiva numerosa, ma non solo. Quali altri compiti svolge uno specialista del settore? Scopriamolo insieme, continuando a leggere questo articolo.

Operatore turistico, cosa fa?

Al giorno d’oggi il mondo di internet offre la possibilità di organizzare ogni aspetto del proprio viaggio in completa autonomia. Ciò nonostante, anche se i servizi dedicati alle compagnie aeree o alla ricerca di hotel e alloggi turistici sono molti, la figura dell’operatore turistico è ancora molto richiesta. Come mai? Da una parte, chi ha meno esperienza con il web preferisce affidarsi a un esperto del settore. Questo vuol dire che richiede l’aiuto di qualcuno che sia in grado di offrire diverse opzioni per raggiungere una meta, oltre ai pacchetti vacanze completi. D’altro canto, è altresì vero che un operatore turistico professionista è una garanzia, in quanto a soddisfazione del cliente, e non si rischia di imbattersi in qualche fregatura, magari low cost o last minute.

Di quali compiti si occupano gli operatori turistici? Come abbiamo già accennato, mettono a disposizione del consumatore diverse soluzioni di viaggio possibili. Ciò significa che le funzioni che svolge si concentrano nello sviluppare, assemblare o semplicemente vendere dei pacchetti turistici. Questo avviene, in linea generale, secondo quelle che sono le necessità di ciascun cliente. Sia che si tratti di una luna di miele, sia nel caso di un viaggio d’affari, un operatore turistico è la soluzione ideale. Questo vale anche per i viaggi di gruppo con gli amici o per organizzare al meglio le vacanze in famiglia. Non solo vitto e alloggio, ma anche i trasferimenti e perfino le polizze assicurative, senza dimenticare le attività ricreative: l’operatore turistico bada a tutto questo.

Come diventare operatore turistico

Ti stai chiedendo quale facoltà occorre frequentare, per poter lavorare nel settore turistico come tour operator? Allora dovresti sapere che la risposta è: nessuna! Infatti non è necessario conseguire una laurea, per diventare operatore turistico. Certo, una formazione nell’ambito specifico è decisamente auspicabile. Le soluzioni offerte in questo senso sono molte, anche per chi ha già conseguito un diploma in un settore differente. Infatti, ci sono molti corsi di formazione per operatore turistico. D’altra parte, nulla vieta di scegliere la via della laurea. I percorsi più gettonati sono Economia e Gestioni dei Servizi Turistici o Scienze del Turismo, a cui si può far seguire un master nell’ambito del tour operating.

Una volta che sarai nel mondo del lavoro nel settore turistico, i ricavi dipenderanno dai pacchetti che elaborerai e che venderai. Per avere un’idea iniziale, non dimenticare di dare un’occhiata alle campagne di marketing della concorrenza, per strutturare di conseguenza la tua comunicazione. Infatti, i viaggi organizzati dagli altri operatori turistici possono darti un’idea non solo delle mete più gettonate, ma anche rispetto al prezzo ideale che il consumatore vuole spendere. Questo vale sia per gli operatori turistici specializzati nei viaggi all’estero, sia per chi decide di orientare la propria offerta di pacchetti verso il territorio nazionale. Quest’ultima opzione è interessante per due motivi principali. Da una parte c’è la possibilità di rivolgersi a una clientela interessata ad approfondire la conoscenza del proprio territorio. D’altro canto, del resto, basta includere delle proposte enogastronomiche tradizionali, per creare dei pacchetti vacanze in Italia da proporre alle agenzie di viaggi di tutto il mondo.

 

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